Lo stadio comunale di Nereto non sarà smantellato, ma la polemica non si placa

TERAMO –  Dopo l’annuncio, reso ieri dal Comitato cittadino pro Romeo Menti, dell’abbandono da parte dell’amministrazione comunale di Nereto dei progetti di smantellamento del vecchio campo sportivo, oggi interviene il vicesindaco, nonchè assessore ai Lavori Pubblici, Daniele Laurenzi a chiusura della vicenda definite come una “strumentalizzazione politica”. “L’amministrazione comunale ha approvato la variante sull’area del campo sportivo R.Menti –si legge in unanota – rivisitando la scheda che era in vigore dal 2004.
Abbiamo ridotto fortemente l’indice di utilizzazione fondiaria, con la possibilità di edificare solamente mq 5276, pari al 70% dell’area complessiva di mq 8180. La vecchia scheda prevedeva invece la possibilità di edificare per intero la superficie”
Per il vicesindaco questo permetterà di coniugare prima le esigenze della collettività, poi quelle dei privati garantendo parcheggi, verde pubblico (è previsto un piano di piantumazione), spazi ricreativi per l’attigua scuola media, con la previsione di un nuovo campo da calcio in altro sito affinché le attività sportive possano continuare a giocare, oltre la riqualificazione dello stadio comunale. “Per fare tutto questo occorrono risorse e non sogni o peggio strumentalizzazioni. –si legge nella nota del vicesindaco – parliamo di un’area fortemente degradata, trascurata, in condizioni ai limiti dell’agibilità. L’opposizione e precisamente il PD ha parlato di preservare un elemento di forte identità e peculiarità del nostro paese, di sconvolgimento sociale e culturale. Una certa parte politica – prosegue il Laurenzi, è quella che ha cancellato la nostra comune identità: parco della rimembranza, polmone verde del paese, soppresso per realizzare proprio il campo sportivo Menti, insieme all’ospedale perduto, alla soppressione del giardino antistante la storica scuola elementare per far spazio a loculi di cemento per vetrine commerciali, Cosa è cambiato ora per la vecchia classe dirigente? – conclude il vicesindaco – la preoccupazione per l’interesse pubblico o per i portatori di interesse?”